Spesso le buone o cattive maniere cambiano da un paese all’altro, da una cultura all’altra. La Turchia, è un paese molto vicino all’Europa, ma ha un codice di condotta e di buone maniere molto diverso e rigido rispetto a molti paesi europei. Intendo spiegarvi le “buone” maniere turche, che avrete potuto osservare in qualche film o serie televisiva e che avranno suscitato la vostra curiosità.
Stai composto! Alla base delle buone maniere in Turchia
Due parole che ogni turco/a avrà sentito dire alla propria madre una miriade di volte, “stai composto“.
Ecco un aspetto molto importante della nostra educazione. Saper essere composto nei modi, nell’atteggiamento, nell’abbigliamento e nel linguaggio, in presenza di estranei o di persone più grandi.
Cosa significa? Significa per esempio che i giovani devono sedersi correttamente e moderare il linguaggio in presenza di persone più anziane, come anche il proprio padre o i propri nonni. E’ una forma di rispetto che viene insegnata sin da piccoli.
Pur essendo cresciuta in Francia, paese con usanze molto libere ed emancipate, avevo l’obbligo di adeguare il mio abbigliamento in presenza di determinate persone. Abiti troppo corti, troppo scollati o troppo aderenti, non erano ben visti in presenza di persone anziane e nemmeno di mio padre.
Certo sono abitudini che vanno cambiando, sicuramente le nuove generazioni di genitori turchi sono un po’ più elastiche sotto quest’aspetto. Ma sono convinta che la visita di un lontano zio o semplicemente dei nonni anziani metta ansia anche a loro.
Sedersi dopo gli anziani tra le buone maniere in Turchia
Un’altra abitudine che lascia spesso sorpresi gli Europei, è il fatto di sedersi o alzarsi dopo che lo abbiano fatto le persone più anziane.
Ho ancora ricordi d’infanzia in Francia, quando io e i miei fratelli, eravamo seduti davanti alla televisione e giungeva a noi la voce di mia mamma “Kalkın, babanız geldi” ossia “alzatevi, vostro padre è arrivato”. Arrivato dal lavoro, dopo una dura giornata, dovevamo dimostrargli il nostro rispetto accogliendolo alla porta con un “hoşgeldin baba!” (benvenuto papà!).
Dopo essersi rinfrescato veniva in salone, con noi ancora in piedi ad aspettare, per sederci dopo di lui. Può sembrare un aspetto un po’ “militare” ma vi garantisco che non toglie affatto l’amore e l’affetto, mio padre era molto affettuoso e molto giocherellone con noi.
Mai incrociare le gambe in presenza di un anziano
Questa è un’altra abitudine che sta subendo un cambiamento, ma in molte famiglie, ancora oggi, i giovani evitano di incrociare le gambe, o di sedersi di lato, o di sedersi in modo troppo “scomposto”, in presenza di parenti più anziani o di ospiti.
In pratica non bisogna comportarsi come se ci si trovasse in compagnia tra amici, risulterebbe inopportuno, irrispettoso e segno di poca educazione.
Allo stesso modo evitiamo di soffiarci il naso in modo vistoso e rumoroso, rischieremmo di sentirci osservati pesantemente. Ed evitiamo di fumare accanto ai propri genitori o in generale a persone più anziane.
Si tratta di regole démodé?
Tutte queste regole, vi concedo, potrebbero sembrare di altri tempi. O vi sembrano forse démodé?
Penso che molti turchi, hanno avuto, chi più chi meno, una ribellione o una contestazione di fronte a queste regole, che impongono un atteggiamento corretto, un abbigliamento decoroso e un linguaggio adeguato in presenza di anziani.
Da giovane si contesta tutto, forse si deve contestare per poi accettare meglio, anch’io a volte le ho contestate. Ma poi, da adulti maturi, le cerchiamo, le tramandiamo e le viviamo come specchio della nostra identità e della nostra cultura.
Io stessa, avendo una doppia cultura (francese e turca) e una terza acquisita (italiana), tramando determinate regole anche nella mia famiglia. Le mie figlie devono sospendere qualsiasi attività per andare a salutare il loro padre appena rientrato dal lavoro. Devono sedersi composte in presenza di adulti, devono moderare il tono e il linguaggio con le persone più grandi ed anziane.
Parlando con il cuore, non credo siano regole cosi démodé o antiche, ma semplici forme di rispetto e di educazione delle nostre società moderne.
Sono convinta che queste semplici linee vi avranno illuminato su determinate scene che avrete osservato perplessi, magari in qualche serie televisiva turca https://www.ilsalottoturco.com/il-fenomeno-delle-serie-tv-turche-in-italia/ .
Sono anche sicura che vi ricorderanno qualcosa della vostra infanzia, perché anche in Europa reggono o reggevano queste semplici usanze, che purtroppo vanno via via perdendosi.
Le buone maniere in Turchia sono tutta la nostra identità.
Güle güle
Ümeyhan
Effettivamente anch’io ricordo l’ossessione dei miei genitori affinché, in presenza di estranei, evitassi di assumere determinati atteggiamenti soprattutto nell’abbigliamento, nel sedermi e nel linguaggio: la frase “stai composta! ” era un mantra che mi accompagnava assiduamente. Insomma, probabilmente il fatto di essere una femmina mi sottopone a all’obbligo di mantenere comunque un low profile.
Ricordo e apprezzo le buone maniere riscontrate in Turchia, più che formalità mi sembrano regole di buona educazione. Stare composti non mi sembra solo una postura fisica ma secondo me riflette anche un atteggiamento mentale. Curioso, ho vissuto anche io a contatto con la cultura turca e francese.